RECENSIONE: Mare calmo di Nicol Ljubic

Robert e Ana sono due giovani. Si incontrano una sera, a teatro, in una Berlino aperta, immemore. È un amore che sboccia subito da parte di Robert, conquistato dai modi sfuggenti di Ana, dai suoi capelli lunghi e neri, dal suo corpo esile. Una storia qualunque, minuscola nell’infinità caotica di destini che popolano il nostro pianeta. 

Ma, come ogni storia, racchiude in sé particolari inaspettati e sviluppi sconvolgenti. Ana è serba. Robert, nato e cresciuto in Germania, è di origine croata. Non sa nulla del paese di suo padre, ma è desideroso di conoscere ogni dettaglio sulla vita a Belgrado
                                               della sua futura compagna.

Perché Ana si dimostra così restia nel parlare del suo passato, della sua fuga da Višegrad? Qual è stato il ruolo di suo padre durante la guerra?

In un crescendo da tragedia shakespeariana, dove le colpe dei padri ricadono sui figli, Robert tenterà di decifrare i silenzi di Ana, avvicinandosi il più possibile ad una verità mutevole, sfuggente e, al tempo stesso, allontanandosi, forse, irrimediabilmente dalla sua amata.

Nicol Ljubic
Con una prosa asciutta, a tratti scarna, Nicol Ljubić narra come due piccoli destini possano essere segnati dagli avvenimenti della Storia. Da una guerra, la cui difficoltà di comprensione e forse disinteresse da parte dei più, può essere colta in un passo tratto da Come fossi solo, potente romanzo dello scrittore italiano Marco Magini: troppa storia, troppi popoli, troppo sangue.
 
Mare calmo è un romanzo che mette in risalto l’ambiguità, le sfumature della Storia, che fa riflettere sul concetto di colpa, individuale e collettiva. In un passato così recente e confuso è difficile tracciare una linea netta, un confine invalicabile tra coloro che hanno fatto del male e coloro che lo hanno solo ricevuto. La Storia siamo noi nessuno si senta escluso cantava De Gregori.

È tutto accaduto vent'anni fa, al di là di un mare vicino. Per questo motivo, la lettura di testi come Mare Calmo è fondamentale, perché permettono, con una vicenda così umana, di avvicinarci a pagine tragiche che, ancora oggi, fatichiamo a comprendere fino in fondo.

 

Titolo: Mare calmo
Autore: Nicol Ljubić 
Casa Editrice: Keller

Traduzione dal tedesco: Franco Filice
Pagine: 192
Prezzo: 14,50 euro
 

 
 

6 commenti:

  1. Che bella recensione! Si aggiunge alla mia wishlist.

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  2. Grazie per il commento e per le belle parole Rebby! :)

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  3. Mi piace girare il mondo con un libro, qua si parla di Germania, Serbia e Croazia!
    Sono curiosissima di sapere come si intrecciano presente e passato per i protagonisti!
    Un'altra lettura che non tarderò a fare!

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    1. Grazie del commento Hilly!
      Il romanzo merita di essere letto, è molto bello anche se doloroso, in alcuni passaggi. Aspetterò un tuo parere allora :)

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  4. nono... questo te lo boccio :-P o forse sono solo in vena di cattiveria e angherie da bullo... Fattosta' che nonostante io ammetta la tua bravura nello fare recensioni... la storia sembra troppo rosa per i miei gusti :-P
    Abbasso le shakespeariane tragedie e ancor peggio le sfavillanti lovestory fuori dalla realtà :-P

    "Io adoro Shakespeare, ma guarda... sono fidanzata!" poi chiude il libro e se ne va.

    Buonanotte :-)

    PS bwahahahah quanto mi delizia rompere le scatole alla gente

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    1. Ahahah Gabri, ti perdono SOLO per il commento spassoso :D

      Detto questo, anche io ero molto scettica. L'ho preso al Salone del libro di Torino e ho chiesto esplicitamente all'addetta della casa editrice quanto fosse rosa il libro. Non lo è. O meglio, c'è una storia d'amore ma è funzionale a raccontare altro...

      Ps: e poi, ogni tanto, i colpi di fulmine succedono anche nella realtà :P

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